La preparazione della covata
In natura, i volatili sono pronti alla covata quando le circostanze (tempo, luce, temperatura e cibo) diventano favorevoli all’interno del proprio biotopo. Solitamente, dopo il periodo umido (freddo), il graduale aumento della luce e della temperatura e la maggior varietà di fonti di cibo costituiscono per gli uccelli una condizione favorevole alla covata: un processo ormonale che generalmente dura sei settimane. Questa legge di natura vale anche in avicoltura.
I volatili vivono in un ciclo continuo costituito da periodi di riposo, riproduzione e muta. Durante il periodo della riproduzione e della muta, agli uccelli è richiesto un maggior dispendio di energie; si allevano i piccoli e si mette il nuovo piumaggio. Ciò è possibile grazie a un metabolismo molto intenso nel corso della riproduzione e della muta, durante il quale si utilizzano le riserve corporee. Pertanto, i volatili hanno bisogno di un periodo di "rifornimento" di tali riserve. C’è un momento ben preciso per fare ciò: il periodo di riposo.
Inoltre, l’allevatore deve conoscere l’età di maturazione sessuale delle diverse specie di volatili. Mentre i canarini raggiungono tale età a circa un anno, i grandi parrocchetti e i pappagalli possono impiegare due anni o più, a seconda delle specie. Tentare di far riprodurre uccelli troppo giovani spesso porta a risultati (riproduzione) meno soddisfacenti.
Anche la preparazione alla covata è dovuta al graduale aumento della quantità di luce, che innesca il processo ormonale. Un aumento costante della temperatura, senza grandi escursioni termiche tra il giorno e la notte, è importante soprattutto all’inizio della riproduzione.
Una più ampia varietà nella dieta, come proteine nobili, grassi, carboidrati, vitamine e micronutrienti, contribuisce a far sì che gli uccelli da allevamento si preparino alla covata. Solo quando si fornisce all’uovo la quantità sufficiente di mangime questo può trasformarsi in un pulcino vivo.